Villa Lesa
La Storia ci dice che sin dal XIV secolo a Villa Lesa vi era una chiesa dedicata a San Giorgio, dipendente però, anche se dotata di curato, dalla parrocchiale di Lesa.
Nel 1619, insofferente a tale dipendenza, il parroco di Villa Lesa entrò in conflitto coi parroci della parrocchiale, per cui dovette intervenire la Curia novarese.
Sia nel 1619, sia nel 1691, sia nel 1709, ogni petizione richiedente l’autonomia venne respinta.
Nel 1750 la questione venne portata al cospetto della Santa Congregazione del Concilio in Roma ottenendo lo stesso risultato.
Nel 1754 il popolo di Villa Lesa e di Solcio, che beneficiava dello stesso curato, presentò una supplica a S.M. il re di Sardegna per ottenere l’indipendenza, ma il Regio Consiglio respinse la richiesta e così le dispute finirono.
Solo all’inizio del 1800 la pace tra Lesa, Villa Lesa e Solcio, fu sancita con l’istituzione di parrocchie separate.
Oggi Villa Lesa è centro residenziale collinare (m. 255 s.l.m.), punto di partenza per facili passeggiate panoramiche che, attraversando l’entroterra e la valle dell’Erno raggiungono Comnago (1 h.) o Calogna (1 h. 30) passando per vecchi opifici, canalizzazioni ed edifici rurali.
In Via Sozzani un antico affresco mariano e l’ottocentesca Villa Suzzani (ora ristorante l’Antico Maniero) realizzata, secondo il gusto neogotico, con le forme di un castello medievale.
Un profumo di pane fresco e focacce invita il viandante in Via Alle Zappe, dove si trova il Forno del borgo.